giovedì 23 ottobre 2014

Associazione Nazionale Polizia di Stato intitola la sezione di Milano al compianto Generale del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza Mario De Benedittis, primo Comandante della Sezione Polizia Stradale di Milano e inventore del Centauro Alato, simbolo ancora oggi presente sulla divisa degli ufficiali di Polizia Stradale. ‪ www.anpsmilano.it


ANPS – Associazione Nazionale Polizia di Stato –, presieduta dal Presidente Carmine Abagnale, intitola la sezione di Milano al compianto Generale del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza Mario De Benedittis, primo Comandante della Sezione Polizia Stradale di Milano e inventore del Centauro Alato, simbolo ancora oggi presente sulla manica sinistra degli ufficiali di Polizia Stradale.
La cerimonia si svolgerà il 25 ottobre a Milano nella sede ANPS in Via Unione 5 alle ore 11.

Saranno presenti: il Sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa on. Gioacchino Alfano, il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, il Prefetto della Provincia di Milano Franco Paolo Tronca, dirigenti degli uffici di Polizia e Carabinieri di Milano e Provincia e numerose Associazioni Combattentistiche.‬

Intervengono: il Presidente ANPS Milano Carmine Abagnale e il Questore di Milano Luigi Savina.‬


Tenente del Regio Esercito, durante il secondo conflitto mondiale Mario De Benedittis fu fatto prigioniero nei Balcani e internato in un lager tedesco per essersi rifiutato di collaborare con le truppe del Reich. Al ritorno dal campo di concentramento in Germania, fu incaricato dalle autorità militari, insieme al tenente Mario Forcella, di costituire i primi reparti della Polizia per il controllo del traffico. De Benedittis si dedicò con grande passione e motivazione alla costituzione, nel 1946, del primo reparto di Polizia Stradale assumendo così l'incarico di primo Comandante della Sezione Polizia Stradale di Milano, nonché di Comandante della prima storica scorta del Giro d'Italia dal 1946 al 1954.
Successivamente il Generale De Benedittis ha preso il comando del Compartimento Polizia Stradale della Sardegna, poi della Lombardia e negli anni '70 del CAPS - Centro Addestramento Polizia Stradale di Cesena, accademia degli agenti della Stradale.

Carmine Abagnale illustra così il motivo dell'intitolazione: “Il Tenente Generale del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza Mario De Benedittis con la sua vita, le sue opere, il suo altissimo senso dello Stato, la sua rettitudine, il suo insegnamento e la sua grande umanità ha determinato nel tempo la grande fiducia che il popolo italiano nutre nei confronti della Polizia di Stato e della Polizia Stradale facendo inoltre acquisire, con i suoi oltre 20 anni di Presidenza dell’ANPS di Milano, la stima e la considerazione della cittadinanza di Milano e delle sue Istituzioni verso l’Associazione”.

Dichiara inoltre l'attuale Presidente della sede ANPS di Milano Carmine Abagnale: “L'ANPS ricorda con affetto e commozione la figura del Generale De Benedittis, ideatore di un modello di sicurezza seguito anche da corpi di polizia all'estero, che ha saputo scrivere una pagina unica e irripetibile nella storia della Polizia di Stato”.

Alla manifestazione in onore di De Benedittis partecipano: il Sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa on. Gioacchino Alfano, il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, il Prefetto della Provincia di Milano Franco Paolo Tronca, dirigenti degli uffici di Polizia e Carabinieri di Milano e Provincia e numerose Associazioni Combattentistiche.‬


Durante la mattinata, terranno un intervento commemorativo il Presidente ANPS Carmine Abagnale e il Questore di Milano Luigi Savina. Infine si procederà alla esposizione di un busto raffigurante il Generale, opera dell'artista Elena Morfea, socia ANPS Milano.

lunedì 20 ottobre 2014

EVENTO A MILANO: Il campione di Superbike Alex Polita alla EcoFarmacia Boccaccio testimonial di Energy Meal con la sua moto

Happy Hour aperto a tutti giovedì 23 ottobre in via Boccaccio 26.
Succhi e buffet salato e dolce, dalle ore 18 alle 21.


Dai laboratori dell'EcoFarmacia Boccaccio un altro prodotto di altissima qualità come sostitutivo del pasto per sportivi professionisti e appassionati.
Energy Meal è un integratore bio di proteine, carboidrati, vitamine e sali minerali per chi fa attività sportiva. Prima dell'allenamento, è una riserva di energia pronta all'uso, dopo lo sforzo è ideale per reintegrare vitamine e sali minerali. Può anche essere assunto come sostituto del pasto perfettamente bilanciato.
La EcoFarmacia Boccaccio presenta il prodotto il 23 ottobre, invitando tutti i milanesi dinamici e sportivi a un Happy Hour con un testimonial d'eccezione, il pilota di motociclismo Alex Polita. Acquistando un Energy Meal, in regalo uno sconto del 20% sui corsi di guida sicura in pista con Alex Polita. Il campione arriverà con la sua mitica moto BMW S1000RR HP4 del Team GM Racing di Mirco Guandalini e un buono per una consulenza dello specialista in alimentazione funzionale dott. Fabio Gregu, che sarà presente.


Appuntamento in via Boccaccio 26 (metro Cadorna o Conciliazione) dalle ore 18 alle 21. Succhi e buffet salato e dolce e Energy Meal per tutti.

martedì 14 ottobre 2014

PACCHETTO 'SKI DIFFERENT'. Al Saint-Vincent Resort & Casino un'occasione speciale per godere della stagione sciistica più lunga delle Alpi

L'offerta è valida dal 1 novembre 2014 al 3 Maggio 2015. Una notte a partire da € 349 per 2 persone, senza supplemento terzo letto aggiunto per un bambino fino a 12 anni, negli esclusivi hotel del complesso, il The Leading Hotels of the World Grand Hotel Billia e il Design Hotels Parc Hotel Billia. Un'esperienza unica per sciare sulle magnifiche piste innevate della Valle d'Aosta, sulle vette più alte d'Europa 
dove la neve dura fino a tarda primavera.

www.saintvincentresortcasino.it


L'inverno è in arrivo e porta con sé una bellezza mozzafiato, specie in montagna. Scivolare dolcemente sulla neve, sentire l'aria fresca sulla pelle e abbronzarsi sotto il sole brillante, che solo ad alta quota si può trovare, è un'esperienza sensoriale fantastica. In Valle d'Aosta, ancora di più, perché questa regione offre le cime più alte d'Europa, dove la neve dura fino a maggio. Ecco un'offerta speciale per vivere un soggiorno indimenticabile sotto cieli azzurri come non mai, tra romantici paesaggi di conifere imbiancate e rifugi dove gustare le prelibatezze locali.

Il Saint-Vincent Resort & Casino propone 'Ski Different', un pacchetto valido dal 1 novembre 2014 al 3 maggio 2015, che dedica ai propri ospiti un servizio di Ski Pass + Ski Shuttle diretto ogni giorno verso una stazione sciistica diversa. E per i più piccoli, la struttura organizza il Mini Club a cui i genitori affidano i propri figli in tutta sicurezza. Papà e mamma, dopo una giornata di puro divertimento all'aria aperta, possono approfittare del Centro Wellness L'EVE all'interno del Resort, per rilassarsi con i trattamenti emozionali ideali anche per sciogliere i muscoli. Dopo il riposo, al Saint-Vincent Resort & Casino è la festa del palato: ben cinque ristoranti con percorsi enogastronomici studiati ad arte per soddisfare ogni esigenza. E dopo cena, ancora nuove emozioni ai tavoli da gioco dello storico Casinò appena rinnovato.

L'offerta prevede un soggiorno di 1 notte – salvo disponibilità. 
Al Design Hotels Parc Hotel Billia, pernottamento in camera doppia per 2 persone con trattamento di mezza pensione a € 349 in Studio Room, e senza supplemento terzo letto aggiunto per ragazzi sotto i 12 anni in Camera Executive a € 459 e in Suite a € 677.

Nel The Leading Hotels of the World Grand Hotel Billia, Suite per 2 persone e trattamento di mezza pensione a € 817, mezza pensione per 2 persone in Camera Classic a € 409 e in camera Deluxe a € 569. 

Le tariffe non includono la tassa di soggiorno pari a € 3,00 per persona, a notte.

IL PACCHETTO 'SKI DIFFERENT' PER 2 PERSONE COMPRENDE:

  • Pernottamento in camera doppia con ricca colazione a buffet
  • Cena nei ristoranti del Saint-Vincent Resort & Casino
  • Ingresso al Centro Wellness L’EVE 
  • Mini club per i bimbi
  • Ski Pass + Ski Shuttle diretto ogni giorno verso una stazione sciistica diversa
  • Collegamento Wi-Fi gratuito ed illimitato
  • Uso del Parcheggio del complesso alberghiero


Infine il Casino de la Vallée è lieto di offrire ai clienti una prova di gioco del valore di € 20,00 per tentare la sorte alle slot machine o ai tavoli verdi.



mercoledì 8 ottobre 2014

A Milano WEARESSENTIAL apre il primo Temporary Shop

Il nuovo brand di abbigliamento dall'esclusivo design multiuso, creato da Elena Vitale, sarà presente con le sue collezioni e due nuovissimi capi della linea Afrodite in Largo Corsia dei Servi presso la palestra Skorpion.
Apertura dall'8 ottobre fino a Natale, dalle 9 alle 21 in settimana e
dalle 9 alle 19 nel weekend.




WEARESSENTIAL, la linea moda "multiwear, anytime anywhere", creata dalla venture capitalist milanese Elena Vitale, apre il suo primo Temporary Shop in centro a Milano. In vendita i capi di tutte le collezioni del brand – Bamboo, Relax, Afrodite, Cashmere Essential e Yogaessential – e, per l'occasione, il lancio di due nuovissimi modelli in pregiata viscosa della iconica linea di alta gamma Afrodite: un abito con scollo a V multiuso, essenziale e versatile, e una maglia con scollo a barchetta fluida e avvolgente, elegante e femminile, di media lunghezza e manica lunga con morbido taglio a campana.

Il Temporary Shop WEARESSENTIAL è in Largo Corsia dei Servi presso la palestra Skorpion. Apertura dall'8 ottobre fino a Natale – fatta eccezione per la settimana dal 7 al 14 novembre inclusi -, dalle 9 alle 21 in settimana e dalle 9 alle 19 nel weekend.

Il concept di WEARESSENTIAL è esclusivo, con i suoi indumenti pass-partout che si trasformano per le diverse esigenze della tipica donna multitasking, con molti impegni di lavoro, in famiglia e in società: con un unico capo, trasformabile, può sentirsi a proprio agio in ufficio, a teatro, nel tempo libero.

Abiti, maglie, pantaloni, top, completi e stole sono realizzati in filati naturali come appunto il Bamboo, il nuovo materiale setoso al tatto, più resistente della fibra di cotone, altamente traspirante, fresco d'estate e caldo d'inverno. E inoltre WEARESSENTIAL utilizza cashmere, jersey, viscosa, cotone, tessuti confortevoli capaci di accompagnare armoniosamente i movimenti del corpo con una vestibilità eccezionale, ideali anche in viaggio, perché più resistenti alle fatidiche pieghe “da valigia”. L'outfit è caratterizzato da uno stile essenziale e colori neutri per essere facilmente personalizzabile con accessori. In più i capi sono dotati di una pochette realizzata nello stesso tessuto dell'articolo. WEARESSENTIAL è un marchio italiano che garantisce tutta la migliore qualità artigianale in ogni dettaglio.


Le collezioni sono acquistabili anche sul sito web http://www.wearessential.com/ nelle taglie S-M-L.

martedì 7 ottobre 2014

SICUREZZA SUL LAVORO - A MILANO SEMINARIO SUL TEMA: “Prevenire i reati in materia di sicurezza sul lavoro. Come migliorare la sicurezza aziendale alla luce degli attuali orientamenti della giurisprudenza penale”.

È rivolto a RSPP, manager, titolari che faticano a star dietro alla complessità delle norme e delle situazioni concrete in cui devono essere calate, mentre
le pene sono sempre più severe. Il docente utilizzerà anche
casi pratici, fotografie e filmati per dare indicazioni concrete e facilmente identificabili nella propria azienda.
Si svolgerà l'8 ottobre al Best Western Antares Hotel Concorde,
viale Monza 132.
Per partecipare: tel. 02 91434400 – email sabrina.cantono@este.it


In azienda, un infortunio sul lavoro può comportare l'apertura di un'indagine penale a carico delle figure chiave garanti della sicurezza aziendale: datori di lavoro, responsabili del servizio di prevenzione e protezione, dirigenti, preposti.

Tutto l'organigramma può essere coinvolto processualmente, inclusi i lavoratori che rispondono penalmente, se una loro condotta negligente cagiona lesioni a terzi. Il trattamento sanzionatorio riservato a coloro che, in azienda, vengono meno agli obblighi di legge, non assicurando adeguati standard di sicurezza nei luoghi di lavoro, si è molto inasprito come testimoniato dalle più recenti sentenze della giurisprudenza penale.

Un incidente in fabbrica può quindi oggi rappresentare un evento altamente critico per l'organizzazione aziendale, circostanza che impone alle imprese di ripensare e rafforzare il proprio sistema di prevenzione degli infortuni.

A Milano, su questi temi, ESTE propone il seminario dal titolo “Prevenire i reati in materia di sicurezza sul lavoro – Come migliorare la sicurezza aziendale alla luce degli attuali orientamenti della giurisprudenza penale”, dedicato in particolare a RSPP, manager, titolari.

Relatore l'avvocato Agostino Crosti, titolare dello Studio legale Crosti-Manera, penalista del foro di Milano, esperto in diritto penale d’impresa e docente presso l’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca ISFOR 2000 di Brescia sui temi relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro e ai connessi profili di responsabilità penale.

Il seminario avrà luogo a Milano mercoledì 8 ottobre, al Best Western Antares Hotel Concorde in viale Monza 132 , dalle ore 9.15 alle ore 17.30 (con pausa pranzo dalle ore 13.30 alle 14.30). Per iscrizioni tel. 02 91434400 – email sabrina.cantono@este.it. Per consultare il programma visitare il sito: www.este.it/res/seminari

Il seminario intende fornire, attraverso una sintesi delle sentenze più recenti e l'analisi di casi pratici con proiezione di filmati e fotografie, i criteri interpretativi utilizzati dalla giurisprudenza per porre i soggetti aziendali, con funzioni organizzative, in condizione di individuare le scelte operative per prevenire il rischio di subire contestazioni di carattere penale.

Saranno analizzati i principali obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti, del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), dei preposti e degli stessi lavoratori in materia di prevenzione degli infortuni, esaminando le attività e i soggetti coinvolti nell'individuazione ed eliminazione dei fattori di rischio per la sicurezza, trattando in particolare il tema delle macchine industriali utilizzate nei processi produttivi.

Si discuterà inoltre dell'importanza – nel caso in cui venga aperta dall'Autorità un'indagine penale in seguito a un infortunio – di stabilire immediatamente la strategia difensiva prima di attuare qualsiasi azione, circostanza che non sempre si registra nelle prassi aziendali.

giovedì 2 ottobre 2014

DOCCIA GELATA CONTRO LA SLA. Giorgio Chiellini “passa la palla” a Luca Frigerio per il Saint-Vincent Resort & Casino. www.saintvincentresortcasino.it


Luca Frigerio, amministratore unico del Saint-Vincent Resort & Casino, è stato nominato da Giorgio Chiellini per la sfida “Ice Bucket Challenge”, l'originale campagna di raccolta fondi per la ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica, che in queste settimane ha coinvolto milioni di persone in tutto il mondo, sensibilizzando sull’importanza di sostenere la ricerca scientifica per questa malattia rara.

Il Campione della Juventus e della Nazionale rilancia così l'iniziativa che quest'estate ha coinvolto numerosi vip. Nel nuovo video Chiellini, testimonial ufficiale di ARISLA, la Fondazione Italiana di ricerca per la SLA che nel nostro Paese si occupa di sostenere e promuovere la ricerca scientifica sulla malattia, in compagnia di Mario Melazzini, presidente della Fondazione, dopo la rinfrescante secchiata di acqua gelida “passa la palla” al manager Luca Frigerio che accoglie volentieri l'invito.

Frigerio annuncia che presto arriverà anche il video con il suo “Ice Bucket Challenge” e le nomination di rito. Oltre alla simbolica secchiata, il Saint-Vincent Resort & Casino devolverà ad ARISLA una percentuale degli incassi dei prossimi sei mesi del “The Leading Hotels of the World” - Grand Hotel Billia e del “Design Hotels” - Parc Hotel Billia.


Il Saint-Vincent Resort & Casino, nato nel 2011, è un polo leisure di massima eleganza e charme, firmato dal prestigioso Studio Lissoni & Associati. Oltre al Casino de la Vallée, casa da gioco tra le più prestigiose d'Europa, fanno parte del complesso 2 alberghi per ogni esigenza - il Grand Hotel Billia affiliato a “The Leading Hotels of The World” e il Parc Hotel Billia membro di “Design Hotels” -, il Centro Congressi Billia, dove si tengono anche spettacoli per i clienti con gli artisti più famosi e il Centro Wellness L’EVE di 1.700 mq.

mercoledì 1 ottobre 2014

ALLA FAMIGLIA OTTOZ IL XXVI PREMIO EMILIO E ALDO DE MARTINO “AMORE PER LO SPORT E PER LA VITA”

Il 'Cuore d’argento' al prof. Robertino Ghiringhelli

La manifestazione, condotta da Bruno Pizzul, si svolgerà a Milano,
lunedì 6 ottobre. alle ore 18,30, nella Sala delle Colonne
della Banca Popolare di Milano, in via San Paolo 12 (metro Duomo).

L'evento è aperto al pubblico.

www.premiodemartino.it


Il Premio Internazionale Emilio e Aldo De Martino “Amore per lo Sport e per la Vita”, giunto alla ventiseiesima edizione, quest'anno sarà consegnato alla famiglia Ottoz, che per 38 anni ha detenuto il record italiano dei 110 ostacoli.
Dopo il grande Eddy, il più insigne specialista italiano degli ostacoli alti, il figlio primogenito Laurent ha strappato a papà il record, ha messo insieme 10 titoli italiani su distanze olimpiche, il doppio di Eddy, e vanta il primato mondiale dei 200 ostacoli (22”55): il secondogenito Patrick e la figlia Pilar sono stati entrambi impegnati nell'atletica; Patrick in particolare ha vestito 2 maglie azzurre. Inoltre, la nonna materna dei tre ragazzi, Gabre Gabric, che si allenava con Ottavio Missoni, fu la prima italiana a sfondare il muro dei 40 metri nel disco, e il nonno materno, Alessandro Calvesi, coach di Eddy, è anche lui un mago degli ostacoli.
La motivazione del riconoscimento, assegnato dall'Associazione omonima, è il seguente: “I risultati di eccellenza, che fanno onore allo sport italiano, ma ancor di più la passione che fa di tutti i membri della famiglia dei paladini e promotori dell’atletica leggera, e la loro 'pulizia', accompagnata dal coraggio, davvero esemplare. La lettera alla Gazzetta dello Sport di Laurent Ottoz sul “caso Schwazer” con il suo 'no' chiaro al doping, esprime la concezione sana dello sport come strumento di promozione individuale e sociale. Barare non si può. Bisogna vivere lo sport con gioia e lealtà. Il fine non giustifica i mezzi. Il modo conta più del risultato. Una lezione, che è bello ogni tanto sentire”.

Il Premio Internazionale Emilio e Aldo De Martino, da quando nel 2008 viene dedicato alle famiglie di sportivi, è stato dato alle famiglie Mangiarotti, Moser, Simeoni-Azzaro, fratelli Abbagnale, Cagnotto.
I premiati sono selezionati tra coloro che “con clamore o in silenzio, professionista o dilettante, operano nello sport con amore e un comportamento, verificato nel tempo, non connotato dall’emotività e dall’agonismo inteso come modo di vivere”.
La manifestazione si svolgerà a Milano, lunedì 6 ottobre alle 18,30, nella Sala delle Colonne della Banca Popolare di Milano, gentile ospite della cerimonia (in via San Paolo 12 - metro Duomo). Come da tradizione, conduce Bruno Pizzul. L'’Albero d’Europa’ del maestro Mario Rossello sarà consegnato alla famiglia Ottoz al completo da Andrea Vaccani, Presidente dell'Associazione e Carla De Martino, moglie di Aldo.
Il premio speciale ‘Cuore d’argento’ sarà assegnato al prof. Robertino Ghiringhelli, per l'istituzione del Fondo Emilio e Aldo De Martino all'Università Cattolica del S. Cuore, un patrimonio culturale che può essere così tramandato alle nuove generazioni e aprire nuovi orizzonti.
Il nome di Aldo De Martino è legato anche al “Trofeo Città di Arco- Beppe Viola” con un Premio ai giornalisti under 35, alle iniziative del Gruppo lodigiano Pionieri e Veterani dello Sport nell'ambito delle quali annualmente in novembre si assegna un ‘Cuore d’argento’, e al Premio Internazionale Vincenzo Torriani, che creò Aldo stesso nel 1998.
Aldo De Martino (1927-2006), giornalista, scrittore, scrisse anche pagine importanti della tv giungendo a sovrintendere tutta la produzione della sede milanese RAI, con risultati epici, come un Fantastico da 26 milioni e 600mila spettatori - record assoluto - i Promessi Sposi, Linea di confine in alta definizione. Benemerito di Milano, ricevette l'Ambrogino d’Oro e altri attestati. Creò il 'Premio Emilio De Martino – Amore per lo Sport', nel 1966, per onorare il padre Emilio (1895-1958), anch'egli giornalista e scrittore prolifico (tra l'altro ideò la prima pagina sportiva del Corriere della Sera dove lo aveva assunto Albertini).
Il Presidente dell'Associazione Andrea Vaccani dichiara: “Ringrazio soci e amici che con passione portano avanti i valori dei due grandi giornalisti Emilio e Aldo, padre e figlio.
Tra questi, oltre la signora Carla De Martino, ci sono protagonisti della vita pubblica come i giornalisti Bruno Pizzul, Sergio Zavoli, Pilade Del Buono, Claudio Gregori, Ennio Vitanza, Alessandra Muglia, Carlo Monti - grande atleta - Andrea Bosco, Marco Pastonesi, Giuseppe Castelnovi; imprenditori come Fausto Rascaroli, Alcide Cerato, Mario Dagnoni, Ernesto Colnago, Roy W.Rhode, Armando Malinverni, Mario Arrigoni, Teobaldo Cusi, Giuseppe Moroni; personaggi come l'annunciatrice Mariolina Cannuli; professionisti come Giuseppe Barranco, Luigi Prisco, Francesco Vecchi; 'semplici' amici come Ruggero Cornini, Rino Motta e Giuseppe D'Amato; operatori nello sport come Vincenzo di Cugno di Molviano, Giuseppe Figini, Luigi Magri; campioni come Ercole Baldini, il grande fotografo Vito Liverani, il maestro Luigi Poletti, caro ad Aldo, raffinato collezionista d'arte moderna. E ancora Augusto Stagi, direttore di Tuttobici, fedele mediapartner, e Gruppo Areté che cura da sempre l'ufficio stampa delle nostre attività.”


PER 38 ANNI IL RECORD ITALIANO DEI 110 OSTACOLI È APPARTENUTO AGLI OTTOZ

Eddy Ottoz è nato in piena guerra, il 3 giugno 1944, a Mandelieu-la-Napoule, sul mare vicino a Cannes, in Francia. Figlio di un aostano e una francese, fu trapiantato a 14 mesi - senza documenti, da autentico clandestino - tra i monti della Valle d’Aosta e l’ha onorata. Ha vestito la maglia azzurra per 27 volte. Ha vinto le Universiadi del 1965, battendo Davenport. Per 3 volte è stato campione europeo indoor sui 60 ostacoli nel triennio 1966-68. È stato protagonista di due tournèe in Nord-America, nel 1967 e nel 1969, con vittorie su Hicks ad Albuquerke, su Davenport a Toronto, su Hall a Baltimora.
Ha inanellato 5 titoli italiani e stabilito per 20volte il primato italiano, la prima il 4 luglio 1964 a Berlino con 13”9. Lo ha migliorato fino a 13”4. Quest’ultimo record, che è poi il 13”46” elettrico di Città del Messico, ha resistito per 26 anni, ed è stato battuto il 30 agosto 1994, proprio a Berlino, dal figlio Laurent, che ha corso in 13”42. Poiché questo primato ha retto fino al 23 giugno 2002, quando Giaconi ha corso in 13”35, per 38 anni il record italiano dei 110 ostacoli è appartenuto agli Ottoz.
Dal 2001 al 2012 Eddy è stato membro della Giunta Nazionale del CONI.
Eddy Ottoz è l’unico italiano ad essere salito sul podio olimpico dei 110 ostacoli. Compì l’impresa ai Giochi di Città del Messico, a 2240 metri di quota. Vinse la terza batteria in 13”5. Ripeté lo stesso tempo in semifinale, secondo dietro allo statunitense Ervin Hall, 13”3. Nella finale, il 17 ottobre 1968, scese a 13”4, 13”46 elettrico, e fu terzo a 0”13 da Willie Davenport e a 0”04 da Hall.
Prima dei Giochi di Tokyo ‘64 mai un italiano era arrivato in finale negli ostacoli alti. Ottoz, con Mazza e Cornacchia, ruppe il tabù. A vent’anni fu quarto, a 0”17 dall’oro, a 0”06 dal podio. <Avevo l’impressione che Ottoz volasse, anziché scendere dagli ostacoli>, scrisse Gianni Brera quel giorno. Era un talento puro, elegante e rapido. Non strapotente sul piano fisico – era alto 1.79 per 68 chili contro 1.85 per 84 chili di Davenport – basava tutto sulla tecnica.
Nei 110 ostacoli è stato per sei anni (1964-69) tra i primi quattro del mondo e per cinque – dal 1965 al ’69 – il numero uno d’Europa. Vinse per due volte i campionati europei. A Budapest, il 4 settembre 1966, fu primo in 13”7 con tre metri di vantaggio sul tedesco Heinrich John. Il 20 settembre 1969, ad Atene, s’impose in 13”5 con due metri su Dave Hemery, olimpionico dei 400 ostacoli nel ‘68, quattro su Alan Pascoe, campione d’Europa e del Commonwealth nei 400 ostacoli, e cinque sul francese Guy Drut, oro olimpico a Montreal ’76. Un ordine d’arrivo regale.

LA FAMIGLIA OTTOZ

Eddy Ottoz ha sposato la figlia del suo allenatore Alessandro Calvesi, Lyana, saltatrice in alto. La mamma di Lyana è Gabre Gabric, prima italiana a sfondare il muro dei 40 metri nel disco. Il papà Alessandro Calvesi, buon ostacolista prima della guerra, è il mago degli ostacoli. Anche i tre figli di Eddy e Lyana hanno fatto atletica. Questa fedeltà, unita alla qualità dei risultati, accresce di fulgori l’albero genealogico.
Alessandro Calvesi, anche eccellente cavaliere e competitore della Mille Miglia, ha reso famosa nel mondo la scuola italiana degli ostacoli. Tra i suoi allievi ci sono Armando Filiput, campione europeo a Bruxelles 1950 nei 400, Salvatore Morale, campione europeo e primatista del mondo (49”2) sui 400 a Belgrado 1962, Roberto Frinolli, campione d’Europa a Budapest 1966 nei 400, oltre a Ottoz, al britannico Alan Pascoe e al francese Guy Drut, olimpionico e, con 13”0 nel ’75, ultimo primatista mondiale manuale.
Calvesi destò sensazione ai Giochi di Tokyo 1964 mandando in finale i tre azzurri: oltre a Ottoz, anche Giovanni Cornacchia e Giorgio Mazza. Aveva messo a punto anche Livio Berruti, prima della favolosa vittoria nei 200 piani ai Giochi di Roma. “Con lui è incominciata la scienza dell’allenamento”, dichiara oggi Berruti. Poiché nel 1938 Calvesi fu immortalato nel “Discobolo” di Publio Morbiducci, per cui fece da modello ai tempi in cui era studente all’Accademia della Farnesina, è bello pensare che il suo occhio sapiente continui a scrutare i giovani nuovi che corrono allo Stadio dei Marmi.
Gabre Gabric, all’anagrafe Ljubica Gabric, era nata in Dalmazia, a Imoschi, in croato Imotski, la culla di Boban. Ha vestito la maglia azzurra 26 volte nell’arco di 17 anni, dal 1936 al 1952. Ha lanciato il disco in 2 Olimpiadi, Berlino ’36 e Londra ’48. Ha migliorato per 8 volte il primato italiano, portandolo da 35,38 a 43,35, con un progresso di 8 metri. Nel ‘42 ha stabilito anche il primato italiano del lancio del peso con 12,40. Nel disco per 4 volte è stata campionessa italiana.
La sua storia è un romanzo. Il padre era austriaco, militare a Mostar. La madre, russa, morì di spagnola a 21 anni, così Gabre crebbe a Chicago presso lo zio. Poi, a 12 anni, tornò a Zara. Si allenava con Ottavio Missoni, lo stilista, facendo canottaggio e atletica. Trovò lavoro a Milano ed entrò in nazionale. Finita la carriera, seguì l’atletica da pubblicista e da praticante appassionata nelle gare masters. Era intima amica di Fanny Blankers-Koen, l’olandese che a Londra ’48 eguagliò Owens vincendo 4 ori.
Gianni Brera per lei ha coniato un bel neologismo 'dolcenergica'. Invece definì la figlia Lyana, che era 'flessibile come un giunco', 'altista assai svogliata ai suoi bei dì'. Quello 'svogliato', in ogni caso, è stato poi riscattato da mezzo secolo di vita dedicato con gioia e creatività all’atletica.
Tutti e tre i figli di Lyana – Laurent, Patrick e Pilar – hanno fatto atletica. Pilar, un talento, fu fermata a 19 anni da problemi ortopedici. Laurent, invece, ha preso di mira papà. Prima lo ha buttato fuori dall’elenco dei primatisti italiani in carica, strappandogli il record dei 110 ostacoli. Poi, con la tenacia del roditore, ha collezionato, nell’arco di 17 anni – dal 1989 al 2006 – 28 presenze in maglia azzurra, una più del genitore. Si è anche dimostrato più eclettico, stabilendo per due volte anche il record italiano dei 400 ostacoli: nel 1995 ha corso in 48”55 a Livorno e in 48”53 a Losanna. Ha messo insieme 10 titoli italiani su distanze olimpiche, il doppio di papà: 4 sui 110 ostacoli, 6 sui 400 ostacoli. Vanta anche l’unico primato mondiale della famiglia: 22”55 sui 200 ostacoli.
Patrick ha vestito per 2 volte la maglia azzurra. Ha corso i 400 ostacoli in un ottimo 49”24, che non gli è bastato per andare ai Giochi di Atlanta ’96, messo fuori da Mori, Saber e dal fratello Laurent. Patricĸ e Laurent, invece, avevano gareggiato insieme ai Mondiali di Goteborg 1995 e Laurent, 48”90, aveva fatto meglio del fratellino, 49”65.




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