Da
oltre 30 anni, un appassionato di motociclismo di Perugia alza
l'asticella delle sfide per arrivare in ogni angolo del pianeta,
sempre in compagnia
del
più noto brand di bauletti e valigie per centauri.
Partenza
10 giugno.
www.givi.it
25mila
Km, 16 Paesi, 3 Continenti da attraversare in 5 mesi, giorno più,
giorno meno : una missione impossibile per molti, ma non per un “iron
man” delle moto come Giampiero Pagliochini, spirito libero, 55
anni, 30 dei quali vissuti su due ruote. Più che una passione,
viaggiare, faticare per conoscere da vicino altri mondi senza
arrendersi di fronte alle inevitabili difficoltà, rappresenta per
questo perito elettrotecnico di Gualdo Cattaneo (PG) uno stile e una
ragione di vita. Lo si capisce anche solo dall'entusiasmo con cui
parla del prossimo itinerario che lo attende: “Finalmente
l'Australia!”. Infatti, le strade del Continente Nuovo sono state
fino a oggi le uniche lungo le quali non aveva mai avuto l'occasione
di macinare chilometri di polvere e asfalto. Dunque, un'altra sfida
da vincere, un altro traguardo da raggiungere. La partenza è fissata
per il 10 giugno dall'Italia, in aereo, con arrivo previsto a Perth,
Australia, l'11.
E
GIVI? “Avevo
già sperimentato con successo in precedenti spedizioni le valigie
GIVI e anche per questo nuovo viaggio le ho volute con me: la nuova
generazione in alluminio, per me che ero abituato alla plastica, è
stata una bella sorpresa. La dotazione si completa con la linea
accessori delle borse da 15 litri, il borsone da 40 litri e quello da
serbatoio. Poi indosserò IL casco X.01 TOURER con il frontalino da
Enduro che, oltre a un'estetica accattivante, è davvero funzionale:
l'ho provato e credo che GIVI, al di là dei suoi prodotti di punta
tradizionali, abbia fatto centro con questo prodotto perché è di
straordinaria qualità”. Che cosa ci metterà dentro le valigie per
un viaggio di 5 mesi? “Avrò con me i ricambi necessari per la
moto: frizione, pompa della benzina, raggi, pastiglie dei freni. Di
abbigliamento porterò il minimo indispensabile, poi tenda, sacco a
pelo, computer, acqua e soldi. Non ho bisogno di altro”. Le borse
GIVI saranno un complemento indispensabile per Pagliochini, un vero
contenitore di sogni e speranze. “Viaggiare non è una gara né con
gli altri né con me stesso – dice -, ma piuttosto la ricerca di
emozioni”.
Pagliochini
conta di fermarsi nella Terra dei Canguri circa un mese e mezzo
percorrendo la suggestiva Great Ocean Road in direzione Melbourne. E
poi Camberra, Sydney, la regione del Queensland, fino all'Ayers Rock,
il più imponente massiccio roccioso dell'outback australiano, e da
qui a Darwin. Dalll'Australia, poi, una nave lo porterà, con la sua
moto in Indonesia, punto di inizio dell'avventura nel Sud Est
asiatico, tra Malesya, Thailandia, Cambogia, Vietnam, Laos, e di
nuovo la Thailandia, Myanmar, Bangladesh, India. Una volta a Bombay,
data l'impossibilità di ottenere il visto per attraversare il
Pakistan, andrà in aereo a Dubai: da qui, Iran, Turchia, Grecia fino
all'arrivo in Italia previsto per novembre. I festeggiamenti per
l'impresa sono previsti all'EICMA di Milano, dal 6 al 9 novembre.
Se
si chiede al viaggiatore GIVI quali sono gli ostacoli maggiori
dell'impresa, non ha dubbi: “Quelli organizzativi, burocratici: una
volta che sei in moto vai, ma ottenere i visti è diventata una
faticaccia. Anche trovare dove mangiare e dormire è più semplice:
grazie al tam tam sui social network, parecchie persone si sono
offerte di ospitarmi”.
Sarà
facile tenersi aggiornati sull'avventura di Pagliochini con GIVI:
“Trenta radio su un circuito nazionale daranno aggiornamenti di 45
secondi tre volte al giorno e, quando possibile, farò interventi
telefonici o via Skype. Su www.motorbiketravel.it
e sul mio profilo Facebook darò più aggiornamenti possibile”.
Conclude
Giampiero: “La moto è nel DNA della famiglia: mio nonno era un
centauro ancor prima della Seconda Guerra Mondiale e mio padre era un
ottimo pilota delle popolarissime gincane negli anni Cinquanta. E'
proprio il caso di dirlo: loro due mi hanno indicato la strada. E io
l'ho percorsa”.
PROFILO GIVI
GIVI
offre ogni tipo di accessorio per la moto e lo scooter, per il
conducente e il passeggero di ogni età, oltre alla più vasta gamma
di sistemi di ancoraggio specifici per l’aggancio di una, due e tre
valigie. La prima valigia GIVI, la E34, è stata realizzata nel 1979.
Da allora, in Italia e in molte regioni del mondo, tra motociclisti
chi dice ‘bauletto’ dice GIVI.
Un
fiore all’occhiello dell’industria e della creatività italiane,
con un palmares di brevetti che continuano a rivoluzionare il modo di
viaggiare sulle due ruote. Nata nel 1978, GIVI ha sede a Flero,
Brescia, con filiali in 40 Paesi ed è presente con succursali
dirette in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, USA, Brasile,
Malesia e Vietnam. Il logo è l’acronimo di Giuseppe Visenzi, sul
podio ai Mondiali del 1969, fondatore dell’impresa, oggi presidente
della società.
Cuore
dell’azienda sono l’R&D Technolab e le due unità produttive
italiane per il mercato europeo ed extraeuropeo, oltre ai tre
stabilimenti in Malesia, Vietnam, Tunisia e Brasile per i mercati
locali emergenti.
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